I faretti intercambiabili con le lampade alogene
presentano delle problematiche di funzionamento che non sempre ne permettono una reale
sostituzione.
La conoscenza di alcune caratteristiche funzionali e l’applicazione di possibili
soluzioni, permette di prevenire disguidi e malfunzionamenti dei prodotti ai quali si intendono
destinate queste lampade.
Per le lampadine alogene, non è importante
la forma d’onda o la frequenza in quanto il carico è resistivo e tutta la
potenza viene utilizzata per riscaldare il filamento che, quindi, non
risente di eventuali variazioni. I trasformatori comunemente utilizzati
sono:
- Trasformatori elettromeccanici: sono costituiti da
due avvolgimenti indipendenti avvolti su un nucleo di lamierini
ferromagnetici. In questo caso la tensione fornita è in corrente alternata a
50Hz. Sono normalmente di forma toroidale o a mantello e sono molto pesanti.
- Trasformatori elettronici per lampade alogene: sono
normalmente costituiti da un circuito elettronico in cui vi è una parte
oscillante che crea una frequenza di funzionamento di 30-40kHz. La tensione
viene diminuita tramite un trasformatore che, a queste frequenze, può avere
dimensioni ridotte rispetto al corrispondente elettromeccanico. La lampada
in questo caso è dunque alimentata con una tensione alternata alla frequenza
di 30 - 40 kHz. Sono normalmente contrassegnati dalla scritta SELV o SELV
Equivalent.
Possibili problematiche: L’uso di lampade
LED in sostituzione delle lampade alogene può comportare alcune
problematiche come: Problematiche funzionali:
L’utilizzo di lampade LED in circuiti alimentati da un
trasformatore
elettromagnetico, ha sostanzialmente due controindicazioni:
1) La tensione in uscita non è mai precisa e fluttua
seguendo le normali variazioni della tensione di rete, che il taluni casi
possono essere notevoli;
2) Alla chiusura dell'interruttore si genera un
transitorio che può produrre un impulso di corrente con notevole energia.
L’utilizzo di lampade LED in circuiti alimentati da un
trasformatore elettronico per lampade alogene, ha
sostanzialmente due controindicazioni:
- non tutte le lampade LED sono idonee al funzionamento in alta
frequenza (30 – 40 kHz) in funzione del tipo di stabilizzazione
dell'alimentatore che potrebbe ridurne la vita o addirittura produrre
guasti. - I trasformatori elettronici sono normalmente idonei per
alimentare un carico con potenza minima e massima, come indicato in
marcatura (es. 20-60W). L’utilizzo di lampade LED di potenza inferiore alle
corrispondenti alogene determina una potenza assorbita al di sotto della
soglia minima, comportando anomalie nel funzionamento (instabilità della
sorgente o la non accensione).
Conclusione: - Consigliamo di
sostituire gli alimentatori elettromagnetici, incluso i toroidali con
alimentatori stabilizzati per LED - in
presenza di alimentatori elettronici (se non esplicitamente indicato l'uso
per LED) si consiglia la sostituzione con
adeguati alimentatori, in questo caso il numero degli alimentatori risulta
estremamente ridotto, ad esempio un alimentatore da 60W che costa meno di 20
euro, può pilotare fino a 20 faretti da 3W.
Una possibile soluzione più economica è la
sostituzione degli attacchi GU5.3 con attacchi GU10 in tal caso si possono
utilizzare faretti alimentabili direttamente da rete, quindi gli
alimentatori non occorrono più.
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